A settembre andrà alle medie.
È bastata un’influenza che l’ha costretto a letto per tre giorni e quando si è alzato era diverso: più snello, più alto, più grande, più sicuro, un altro.
Lo osservo mentre si prepara lo zaino la sera, lo ha sempre fatto da solo senza che nemmeno glielo dicessi. O mentre si prepara la colazione, si fa una doccia, studia: tutti piccoli gesti quotidiani che ora vedo sotto un’altra luce.
“Sei cresciuto all’improvviso”, penso, e mi vengono le lacrime agli occhi.
Per il tempo volato così in fretta, per il mio bambino che non c’è più, che quando lo osservavo dormire nella culla mi chiedevo se veramente lo avessi fatto io…
Per la sua forza mascherata da fragilità, per quel suo essere così ragionevole e così garbato che non è una debolezza, ma ciò che tuttora lo rende speciale.
Esce con il suo walkie-talkie, visto che il telefono non gli è ancora stato concesso. Chiede sempre il permesso prima: “mamma posso andare dai miei amici?” e chiude la porta con una determinazione che mi sembra di non avere mai visto.
Ha la sua vita, è autonomo come abbiamo sempre desiderato e inevitabilmente inizia a prendere il volo, così, all’improvviso.
È arrivato il momento di lasciare la sua mano e di seguirlo da lontano, quel momento che ho sempre pensato fosse un passaggio naturale…ma che in realtà non è affatto indolore.
Non doveva essere qualcosa di graduale, qualcosa che hai sotto gli occhi tutti i giorni e nemmeno te ne accorgi? E invece no, un giorno mi sono girata e ho visto qualcun altro.
Faccio un respiro profondo, che mi prende oggi?
Lo guardo dalla finestra mentre lui, laggiù, ride, gioca e si muove e inevitabilmente penso che in lui ci sia qualcosa di me…nel suo pensare, nel suo parlare, nel suo agire.
Chissà se penserà a quello che gli diciamo sempre, se quando si troverà di fronte ad una difficoltà le nostre parole gli saranno di aiuto.
Chissà se avrà il coraggio di essere sé stesso, di dire quello che pensa, di inseguire i propri sogni.
Una fase importante della sua vita è finita, il bambino che era se n’è andato per sempre e al suo posto è arrivato un ragazzino.
E mentre per lui inizia il decollo, io mi sento così triste…perchè tutto è cambiato all’improvviso e io non ero affatto pronta!
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