Da quando sono piccoli, spendo intere giornate a rispondere: “Un attimo!”, “Aspetta!”, “Ora ho da fare!”.
Loro puntualmente insistono gridando dalle loro stanze che hanno bisogno (subito) delle cose più strane.
A volte corro subito, pensando che qualcuno si sia fatto male, spesso invece finisco di fare quello che sto facendo.
In fondo ho sempre pensato che saper aspettare sia una virtù, mentre il “tutto e subito” non gli insegnerebbe di certo a vivere…
Quando finisco le mie cose, mi accorgo che i grandi si sono già arrangiati da soli, arrivo sempre tardi!